Pietro Corraini – Tecnologia come Decorazione
Bonvini1909Tecnologia come Decorazione racconta il lavoro di Pietro Corraini attraverso le immagini delle opere presentate da Bonvini 1909 nel 2025 e i testi di Fabio “Kenobit” Bortolotti, Pietro Corraini, Domitilla Dardi, Flavio Pintarelli.
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Tecnologia come Decorazione racconta il lavoro di Pietro Corraini attraverso le immagini delle opere presentate da Bonvini 1909 nel 2025 e i testi di Fabio “Kenobit” Bortolotti, Pietro Corraini, Domitilla Dardi, Flavio Pintarelli.
“Che fossero disegni sulle pareti delle grotte di Lascaux, incisioni rupestri sui monti della Val Camonica o tatuaggi come quelli sul corpo di Ötzi, la decorazione ha sempre accompagnato l’umanità. Possiamo definirla una necessità primordiale più che primitiva. La forza della decorazione sta nella de-anonimizzazione degli oggetti e degli spazi. Attraverso gli ornamenti prendiamo possesso delle cose, rendendole degne di attenzione e cariche di identità. Durante il ’900 si è insinuata un’idea negativa e inappellabile del decoro, una sorta di ornamentoclastia truffaldina e fuorviante. L’assenza di decorazione diventa uno status symbol per certe fasce della popolazione, con appartamenti minimali e ambienti senza orpelli, mentre le case normali si riempiono, come sempre, di soprammobili, oggettini inutili, frambalà, pizzi e merletti.
Ai giorni nostri la standardizzazione dei progetti riporta le persone alla necessità primordiale del decoro: i nostri cellulari iper-minimali si vestono di cover leopardate e pendagli gommosi e gli strumenti tecnologici vengono usati per decorare spazi altrimenti anonimi. Le chincaglierie tecnologiche convivono con noi, assumendo la stessa funzione dei soprammobili: quella del decoro, del riempimento, dell’empatia. La tecnologia è in molti casi inutile, spesso un vezzo rinunciabile. La tecnologia è un decoro. Un essenziale ornamento inutile. Immaginiamo una serie di soprammobili che si ibridano con la tecnologia. Giochiamo a immaginare suppellettili inutili che “fanno cose” altrettanto inutili e gioiose. Disegnamo ninnoli robotici che ricordino più i coloratissimi e pacchiani carretti siciliani che la scocca di un computer! La tecnologia è un decoro e il decoro è divertimento”. (Pietro Corraini)
Pietro Corraini è un designer italiano che vive e lavora a Milano. Per lavoro si occupa di smontare e rimontare progetti di comunicazione visiva e design. Tiene workshop e seminari presso librerie, festival e spazi museali e dirige il magazine “Un Sedicesimo”. Usa grafica, design, arte e tutto quello che gli si trova intorno per indagare con ironia definizioni e confini. Ha disegnato agende che sparano, carri armati che soffiano bolle, stelle colorate, ha usato tubi, manifesti, libri, coriandoli e fantasia.
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