SCRIVEVO POESIE CONCISE

«Al ritorno da Auschwitz mi sono sentito dotato di uno strano potere di parola», dichiara Primo Levi nel corso di un’intervista a proposito della sua raccolta di poesie Ad ora incerta (Garzanti, 1984). Levi inizia a scrivere poesie quando ancora frequenta il liceo Massimo D’Azeglio di Torino, pubblicandone alcune sul giornale della scuola, e continuerà a farlo, in modo saltuario e discontinuo, per tutta la vita.

La tavola Scrivevo poesie concise proviene dal graphic novel Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi di Pietro Scarnera (Coconino Press, 2021), vincitore del premio Cosmonauti per il miglior libro e del Prix Révélation al Festival di Angouleme 2016. Nella tavola si legge: «Allora mi sembrò che la poesia fosse più idonea della prosa per esprimere quello che mi pesava dentro. Scrivevo poesie concise e sanguinose… raccontavo con vertigine, a voce e per iscritto».

Una stella tranquilla è un ritratto inedito di Primo Levi che non è una biografia dell’uomo e non si limita all’esperienza del lager, ma si sofferma sulla sua avventura di scrittore, sui suoi libri, sul suo interesse per la scienza e sul lavoro come chimico: un racconto per immagini, tutto basato sugli scritti e le interviste di Levi, che ne raccoglie il testimone per restituire alle nuove generazioni la complessità di una delle figure più importanti della cultura italiana.

Pietro Scarnera ha presentato il suo lavoro da Bonvini1909 in occasione di un incontro aperto al pubblico nel settembre 2019. Una testimonianza della serata è apparsa sulla rivista online Doppiozero